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Nell’età in cui la vita esplode, ragazzi minorenni e appena maggiorenni occupano la scena giudiziaria e mediatica, perché giudicati colpevoli di episodi di violenza cruenta sfociati in omicidi.
Racconteremo tre casi giudiziari accomunati, oltre dalla giovane età dei protagonisti, anche dal fatto che tutti, all’inizio e in alcuni casi anche per molti anni, sembravano non avere un colpevole.
“Giovani killer, giovani vittime” è la prima stagione del podcast di ForJus.
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Nella prima puntata di “Giovani killer, giovani vittime”, le avvocatesse Claudia Piroddu e Viola Zuddas raccontano il caso giudiziario del “Le Bestie di Satana” che balza agli onori della cronaca nel 2004, quando viene uccisa a colpi di pistola sul volto e badilate Mariangela Pezzotta, di appena 27 anni.
Questo episodio è stato scritto da Claudia Piroddu e letto da Claudia Piroddu e Viola Zuddas, con la partecipazione di Giulia Puggioni.
Il montaggio e le musiche sono di Massimo Serra.
Il progetto grafico è di Laura Corda e Alfredo Scrivani.
Nella seconda puntata di “Giovani killer, giovani vittime”, le avvocatesse Claudia Piroddu e Viola Zuddas continuano il racconto del caso giudiziario de “Le Bestie di Satana”, soffermandosi sulle dichiarazioni rilasciate da Andrea Volpe e Mario Maccione che, messi con le spalle al muro, hanno deciso di collaborare con gli inquirenti.
Questo episodio è stato scritto da Claudia Piroddu e letto da Claudia Piroddu e Viola Zuddas, con la partecipazione di Giulia Puggioni.
Il montaggio e le musiche sono di Massimo Serra.
Il progetto grafico è di Laura Corda e Alfredo Scrivani.
Nella terza puntata di “Giovani killer, giovani vittime”, l’avvocato Francesco Sanna e l’avvocatessa Eleonora Pintus affrontano il caso giudiziario conosciuto come “Il delitto della Sapienza”.
La mattina del 9 maggio del 1997, Marta Russo, studentessa ventiduenne di Giurisprudenza, venne raggiunta da un proiettile calibro 22 mentre passeggiava con un’amica nella Città Universitaria: morirà cinque giorni dopo per la ferita riportata.
Questo episodio è stato scritto da Francesco Sanna e letto da Francesco Sanna ed Eleonora Pintus, con la partecipazione di Giulia Puggioni.
Il montaggio e le musiche sono di Massimo Serra.
Il progetto grafico è di Laura Corda e Alfredo Scrivani.
Nella quarta puntata di “Giovani killer, giovani vittime”, l’avvocato Francesco Sanna e l’avvocatessa Eleonora Pintus continuano il racconto del caso giudiziario conosciuto come “Il delitto della Sapienza”, mettendo in evidenza la complessità delle indagini e le vicende processuali che portarono, in un clima tutt’altro che sereno, alla condanna di Giovanni Scattone e Salvatore Ferraro.
Questo episodio è stato scritto da Francesco Sanna e letto da Francesco Sanna ed Eleonora Pintus, con la partecipazione di Giulia Puggioni.
Il montaggio e le musiche sono di Massimo Serra.
Il progetto grafico è di Laura Corda e Alfredo Scrivani.
Nella quinta puntata di “Giovani killer, giovani vittime”, le avvocatesse Eleonora Pintus e Claudia Piroddu raccontano il caso giudiziario de “La Suora di Chiavenna”. Il 7 giugno 2000, viene rinvenuto il cadavere di una donna dalla figura esile, rannicchiata su un fianco: il viso è completamente sfigurato, il cranio fracassato. La donna indossa un abito religioso: si tratta di Suor Maria Laura Mainetti, madre superiore dell’Istituto dell’Immacolata di Chiavenna.
Questo episodio è stato scritto da Eleonora Pintus e letto da Eleonora Pintus e Claudia Piroddu, con la partecipazione di Giulia Puggioni.
Il montaggio e le musiche sono di Massimo Serra.
Il progetto grafico è di Laura Corda e Alfredo Scrivani.
Nella sesta ed ultima puntata di “Giovani killer, giovani vittime”, le avvocatesse Eleonora Pintus e Claudia Piroddu continuano il racconto del caso giudiziario de “La Suora di Chiavenna”, soffermandosi sul movente che ha spinto Milena De Giambattista, Veronica Pietrobelli ed Ambra Gianasso a compiere l’omicidio di Suor Maria Laura Mainetti.
Questo episodio è stato scritto da Eleonora Pintus e letto da Eleonora Pintus e Claudia Piroddu, con la partecipazione di Giulia Puggioni.
Il montaggio e le musiche sono di Massimo Serra.
Il progetto grafico è di Laura Corda e Alfredo Scrivani.
